Glossario
Termine | Definizione |
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MANIPOLAZIONE | Nella sua accezione negativa indica l’atteggiamento e l’azione di un individuo che orienta le relazioni e la condotta in funzione dei propri scopi, controllando e manovrando le situazioni a proprio vantaggio. Agire con intento manipolativo consente all’individuo di mantenere il controllo sui rapporti delle persone e sui rispettivi ruoli, acquisendo così potere sule relazioni: ne è un esempio quello del familiare che mantiene la famiglia al suo capezzale usando il sintomo della malattia come strumento di manipolazione; realizza così il bisogno di ricevere attenzione e soddisfacimento. |
MASOCHISMO | Il termine deriva da Leopold V. S. Masoch, romanziere i cui personaggi venivano descritti nel loro trarre piacere erotico dalle umiliazioni e dai maltrattamenti subiti. Successivamente fu uno psichiatra austriaco ad utilizzare questo termine per definire una perversione sessuale basata sul provare piacere erotico nell’essere maltrattato, umiliato e percosso da altri, assolutamente sottomesso. Questa perversione può essere definita veramente parafilia solo quando diviene una esclusiva modalità di trarre piacere dall’attività sessuale. Si delinea anche un tratto caratteriale masochistico che è caratteristico di persone solite a procurarsi sofferenze. |
MASTURBAZIONE | Pratica di manipolazione dei genitali al fine di raggiungere il piacere sessuale orgasmico. Funge da sostegno allo sviluppo psicosessuale infantile e puberale e rappresenta un’attività fondamentale che consente all’individuo di conoscere adeguatamente il funzionamento del proprio corpo e la dinamica personale del piacere sessuale. Anche se, per stereotipo, è un’attività che in età adulta viene considerata surrogato ad una vita sessuale di coppia, nella fisiologia della sessualità l’autoerotismo non ha finalità compensatorie e viene considerata come una buona pratica di contatto con se stessi. L’abuso autoerotico legato alla masturbazione compulsiva viene considerata indicatore di disagio psicologico e relazionale. |
MATRIMONIO | Dal punto di vista psicodinamico, il matrimonio rappresenta la realizzazione di un processo evolutivo di coppia: la relazione tra due persone vive in equilibrio tra individuazione e coesione. Queste ultime sono inversamente proporzionali e il loro equilibrio determina la scelta del partner, non per il soddisfacimento di bisogni personali, ma perché l’altro è considerato il partner giusto con il quale vivere la propria evoluzione e le esperienze vitali. Il disequilibrio di coppia nasce da un eccesso di individuazione (che determina una riduzione della coesione) o da un eccesso simbiotico e regressivo di coesione (a discapito della salvifica individuazione). Secondo E. H. Erikson, nell’equilibrio tra la coesione e il mantenimento di aspetti individuali si crea quella mutualità di coppia che consente ad entrambi i coniugi di sviluppare le proprie potenzialità nella relazione. |
MEGALOMANIA | Tendenza a sopravvalutare le proprie capacità e risorse, creando un delirio di grandezza riguardo la propria personalità. Tale valutazione è esente da contenimento e mancante di un adeguato giudizio critico; rappresenta un investimento narcisistico esasperato sul proprio Io. |
MENTALIZZAZIONE | Processo di rappresentazione interna degli stati mentali propri e altrui. Sta alla base del processo di formazione del pensiero che nasce dall’elaborazione cognitiva di impressioni sensoriali e di emozioni che derivano dall’esperienza. L’individuo capace di mentalizzare possiede una funzione cognitiva che gli consente di creare delle immagini mentali (simboliche) con le quali vengono rappresentati i vissuti. Una persona che non si dimostra capace di mentalizzare i vissuti e le emozioni collocandoli in una dimensione di pensiero, parte da uno stato di alessitimia (difficoltà ad identificare, distinguere e descrivere i sentimenti propri e altrui) e tende a percorrere la via della somatizzazione dei conflitti e delle tensioni emotive non definite e non riconosciute. |
MICROZOOPSIA | Fenomeno allucinatorio legato al delirium tremens dell’alcolismo: il soggetto è convinto di vedere piccoli animali striscianti e brulicanti che inducono una forte reazione ansiosa. |
MILLE MODI PER CHIAMARLI | La lingua italiana e dialettale ha sviluppato molteplici appellativi per chiamare in modo più o meno buffo o volgare gli organi genitali maschili e femminili.. da acchiappavampiri fino a vongola passando per ciuètta, cunno, fiorellino, sgnacchera e topa per LEI e partendo da albero della cuccagna, ciccio, osel, pacco, spaccafiche.. fino a verga e zibibbone per LUI. Tanti nomi e spesso poca conoscenza. |
MISOFILIA | Perversione che implica un eccitamento sessuale derivante dal contatto con lo sporco. Si associa al feticismo. |
MODELLAGGIO (SHAPING) | Tecnica adottata sia a livello educativo che psicoterapeutico di origine cognitivo - comportamentale. Consiste nello scomporre un obiettivo del paziente (che risulta essere troppo impegnativo anche da gestire psichicamente) in micro - obiettivi gradualmente sempre più vicini a ciò che si vuole ottenere. Questo permette alla persona di modificare in modo graduale un comportamento disfunzionale adottando nuovi micro – comportamenti che alleggeriscono il peso dell’aspettativa e l’effetto della frustrazione legata alle difficoltà insite nel cambiamento. La gradualità dei micro - obiettivi produce miglioramenti significativi sia a livello comportamentale che relazionale, integrando ogni passaggio e ottenendo il rinforzo dei comportamenti funzionali che vanno a sostituire quelli disfunzionali. |
MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI | Operazione di riduzione 8e in taluni casi di espansione) dei genitali femminili interni ed esterni, praticata in culture di matrice religiosa diversa. Possiede una valenza socio-culturale e viene effettuata in oltre 40 Paesi del mondo distribuiti prevalentemente nell’Africa sud-sahariana e nelle regioni dell’Asia sud-orientale. Sono Paesi in cui è anche presente l’usanza delle spose bambine o adolescenti, che all’arrivo al matrimonio hanno già alle spalle un decennio di infibulazione. Rappresenta il riconoscimento all’identità adulta (in contraddizione alla pratica infantile effettuata), facendo quindi ricorso a quello che è il motivo psicosessuologico che viene realizzato con la mutilazione: la riduzione o eliminazione del tessuto sensibile dei genitali esterni, riconosciuti come sede del piacere sessuale. Lo scopo diretto è quello di evitare alla donna il desiderio sessuale, mantenere la castità e la verginità prima del matrimonio e la fedeltà dopo il matrimonio. Al momento del primo rapporto sessuale e del parto, l’orifizio ridotto con l’infibulazione viene temporaneamente allargato con l’incisione di una lama (v. infibulazione). |