Glossario
Termine | Definizione |
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CAMBIAMENTO | Processo di modificazione adattiva o di consapevolezza acquisita a seguito di una condizione inficiante o di un evento critico. Da un punto di vista generale, il cambiamento è la risposta alla necessità di superare situazioni o elementi ormai inutili o disfunzionali; è quindi un processo fisiologico che richiama gli aspetti auto-rigenerativi che si riconoscono nella fisiologia corporea. Funzionalmente ad ogni cambiamento segue una nuova condizione che risulta essere “migliorata” dagli apprendimenti interiorizzati nelle precedenti esperienze. In ambito terapeutico il cambiamento persegue la consapevolezza di sé e una migliore individuazione che inducono la persona ad avere una più chiara conoscenza di sé e una migliore capacità di sviluppare le proprie risorse e potenzialità. |
CARATTERE FALLICO | Secondo Reich è il carattere tipico dell’individuo che concepisce il comportamento sessuale come una dimostrazione di potenza, a differenza di chi possiede un carattere genitale e concepisce la sessualità come partecipazione ad un rapporto. Il soggetto con carattere fallico può presentare tratti di narcisismo che si riconoscono nella sessualità per la presenza di un atteggiamento di evidente sicurezza di sé che può trasmettere arroganza, grande potenza erettiva, scarsa potenza orgastica e generale indifferenza alla considerazione sessuale del partner. La parte fallica del carattere è quella che viene riconosciuta e attrae per la evidente virilità; in generale, nelle forme sane, si manifesta la propensione a sviluppare una sicurezza di sé basata sulla forza e sulla bellezza. |
CASTRAZIONE | Tecnicamente corrisponde all’asportazione o al danneggiamento delle ghiandole sessuali (testicoli e ovaie); da ciò scaturisce la perdita della capacità riproduttiva. Se precoce determina l’arresto dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari mantenendo l’individuo bloccato in una fisiologia e fenomenologia puberale. Da punto di vista psicologico, si riconduce la castrazione al risultato di dinamiche relazionali punitive e squalificanti a seguito delle quali l’individuo sente l’angoscia legata alla perdita della propria integrità. Queste dinamiche influiscono sulla costruzione del carattere della persona: nel caso di uomini cresciuti con figure castranti, è possibile assistere ad uno sviluppo sessuale adulto di tipo fallico (aggressivo o eccessivamente mascolino) o di tipo simil-femminile (passivo e remissivo); nel caso di donne cresciute con figure di accudimento castranti, lo sviluppo adulto può vedere la costruzione di personalità mascoline, competitive e sessualmente attive-aggressive o, al contrario, tendenti alla frigidità. In ogni caso si rilevano distorsioni nella percezione di sé, estremizzata in cerca di un ruolo e di una espressione che non viene quasi mai percepita come adeguata. |
CHIUSURA | Termine dai molteplici significati. Secondo la Psicoterapia della Gestalt (originata dalle teorie della forma) la chiusura è riferibile al significato delle esperienze, che necessitano di integrazione e completamento per essere percepite nella loro interezza. Questo accade soprattutto nell’elaborazione delle esperienze passate che, se incomplete, determinano una condizione di gestalt aperta: il soggetto sente di vivere sempre lo stesso livello di conoscenza e sviluppo, sente la ripetizione degli eventi, con una sensazione di incompletezza, blocco o ricorsività.. percepisce di avere dei sospesi nelle relazioni o con la vita. Solo con la chiusura delle gestalt, l’uomo può procedere ad esperienze successive integrando quelle precedenti alla propria consapevolezza. In psicanalisi ci si riferisce alla chiusura quando strutture di personalità a carattere nevrotico tendono al percepire le proprie condizioni senza soluzione; questo è causato dal timore del cambiamento ma conduce all’impossibilità di arrivare alla guarigione. Nei casi estremi (psichiatrici) la personalità chiusa è quella simil-schizoide: propensa alla estrema riservatezza e all’isolamento, quindi incapace di costruire relazioni interpersonali. |
CICLOTIMIA | Disturbo dell’umore dalla caratteristica alternanza di stati depressivi e di stati ipomaniacali (euforici); talvolta può comprendere periodi di umore normale. Tende ad avere un decorso cronico e talvolta può deteriorare fino al raggiungimento della gravità di un disturbo bipolare o di una depressione maggiore. Nella fase distimica il soggetto vive con un tono dell’umore depresso caratterizzato da difficoltà di concentrazione e memoria, senso di colpa, ipercriticità, scarsa stima di sé, impotenza e apatia, irritabilità e tendenza al pessimismo e all’autolesionismo. Nella fase euforica ipomaniacale si evidenzia un umore insolitamente ottimista e attivato, emerge un’agitazione (tendente all’aggresività) e un’iperattività fisica che inducono alla realizzazione di azioni rischiose o folli; tendenza alla disattenzione e alla scarsa concentrazione e carente necessità di riposo. Si rende necessaria una terapia farmacologica con stabilizzante dell’umore. |
CIRCONCISIONE | Rimozione della pelle che ricopre il glande, cui può essere associata l’asportazione totale o parziale del prepuzio del pene. Oltre alla nota valenza religiosa prescritta da Maometto nel Corano, avente scopo di purificazione e di repressione della masturbazione, se ne è fatto uso anche in medicina per il trattamento delle malattie veneree. Dal punto di vista psicosessuologico, la mutilazione genitale maschile produce una riduzione (per eliminazione diretta) delle zone erogene di maggior sensibilità sessuale. |
CIRCONCISIONE FARAONICA | Originaria dell’Egitto in cui è vietata ma che permane nel 90 % delle donne, si pratica come escissione parziale o totale di tutti i genitali esterni (piccole labbra, grandi labbra e clitoride) fino alla chiusura dell’ostio vaginale per riavvicinamento dei tessuti circostanti. Si mantiene una piccola apertura per la fuoriuscita di urina e sangue mestruale. Viene praticata attraverso l’uso di strumenti da taglio, bruciature, uso di sostanze caustiche e legamento dei tessuti). |
COMPLESSO DI EDIPO (Freud) | Formulazione teorica che mira a spiegare lo sviluppo dell’atteggiamento dei figli nei confronti dei genitori; l’esistenza del complesso rivelerebbe la natura della dinamica relazionale figlio-genitore di sesso opposto. Il principio sottende l’esistenza di una relazione di amore per il genitore del sesso opposto e contemporaneamente di una relazione di odio per l’altro, considerato come un rivale. |
COMPLESSO DI ELETTRA (Jung) | Corrisponderebbe all’equivalente femminile del complesso di Edipo freudiano (se non fosse che da quest’ultimo non venne riconosciuto per l’assenza di legame con il complesso di castrazione, per la non considerazione della sessualità infantile femminile e per il non riconoscimento della simmetria di sviluppo del genere femminile con quello maschile). Di fatto rappresenta lo sviluppo, nelle bambine, di una inclinazione nei confronti della figura paterna e di un parallelo atteggiamento di gelosia nei confronti della figura materna. |
CRISI PSICOTICA | Episodio di perdita del rapporto con la realtà a causa di una momentanea disfunzione mentale. Caratterizzato da una variazione improvvisa dell’umore e dall’insorgenza di una ideazione anomala, è dovuta ad uno stato psichico confusionale in cui le funzioni mentali appaiono illogiche e prive di senso. L’individuo propone convinzioni false quanto paranoiche e allucinazioni di varia natura (che rivelano cose che non esistono o non sono presenti). Il cambiamento del tono dell’umore è connesso alla presenza di emozioni estreme (depressive o maniacali) che fanno sentire l’individuo dissociato dal mondo reale; in armonia con questa condizione alterata si realizzano i comportamenti. |