Glossario
Termine | Definizione |
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TABÙ | Termine polinesiano usato per indicare il contatto con cose impure o sacre. Nel tempo ha acquisito un significato specifico di matrice religiosa che è connessa al profano, al proibito e al peccato. Di fatto il tabù è un’espressione di divieto, di restrizione e inaccessibilità a contenuti considerati opposti al sacro. |
TEA-BAGGING | Pratica sessuale che consiste nell’appoggiare lo scroto su alcune parti del viso del partner o all’interno della cavità orale, producendo un movimento simile a quello dell’inserimento delle bustine di the in una tazza. |
TENEREZZA | Atteggiamento basato sulla delicata affettuosità. Caratteristica personale (di cui un individuo può essere capace o meno), protende all’accudimento e alla protezione. |
TESTOSTERONE | Ormone appartenente al gruppo degli androgeni. Presente in una certa quantità anche nelle donne, è responsabile del buon funzionamento sessuale. Influisce infatti sulla reazione agli stimoli sessuali generando il desiderio sessuale, per poi determinare la qualità dell’eccitazione e dell’orgasmo (per una diretta influenza sulla tonicità della muscolatura genitale, sulla sensibilità alla stimolazione e sul senso di piacere e di benessere che ne deriva). Nelle donne una carenza di testosterone è indicativa della fase menopausale o di invecchiamento; nell’uomo produce un calo del desiderio sessuale, una riduzione del volume dell’eiaculato e contribuisce al deficit erettivo. |
TRANSESSUALISMO | Condizione di incongruità tra il sesso anatomicamente definito e quello percepito. In alcuni casi corrisponde anche un sesso non definito anatomicamente. Di certo l’incongruità percepita porta l’individuo ad avere il desiderio di liberarsi dei propri genitali e ad acquisire abbigliamento, comportamenti, identità e anatomia corrispondente al sesso psichicamente percepito (opposto). |
TRANSFERT | Condizione emotiva di trasferimento sul terapeuta di rappresentazioni inconsce del paziente. Può esserci un transfert positivo o negativo; in questo ultimo caso porterà il paziente a nutrire tensione e bisogno di allontanarsi e di distaccarsi dal terapeuta. Questo processo psichico richiamerebbe i processi di legame del paziente alle sue relazioni oggettuali (immagini interne innate poste a confronto con la realtà, nelle prime fasi di sviluppo) e alle tensioni che esse determinavano (causate dalla frustrazione dell’incoerenza o della delusione tra l’immagine innata e la realtà non confermante). In età adulta quella stessa frustrazione primaria può essere riconosciuta nella dinamiche di alcune relazioni e può suscitare la medesima reazione di distacco dall’altro (anche dal terapeuta come persona che si prende cura del paziente). Per molto tempo si è pensato che il transfert avesse connessioni con proiezioni sessuali ma Jung, dandogli così la giusta collocazione nella relazione terapeutica, lo definì come la proiezione psichica di una relazione altamente emotiva e intensa, che ha a che fare con contenuti profondamente significativi per il soggetto. |
TRASGRESSIONE | Azione che risulta non conforme alle regole sociali e morali, che infrange le prescrizioni e i divieti che sono determinati da un contesto culturale. Dal punto di vista funzionale, la trasgressione consente all’individuo di evolversi, facendo nuove esperienze e superando i propri limiti, andando oltre ciò che è considerato conosciuto e rassicurante. Propensione adolescenziale fisiologica, diventa disfunzionale quando la trasgressione non comprende la consensualità e l’autoconservazione. La percezione psichica della trasgressione attiva una scarica adrenalinica di eccitazione che sarebbe di per sé sufficiente se l’individuo non cercasse di tradurre in realtà un contenuto di solito esistente come fantasia (processo che annulla la trasgressività della fantasia). |
TRAUMA | Termine greco che sta ad indicare una ferita, una lacerazione; oltre alla definizione strettamente organica però, viene riconosciuta anche una ferita o lacerazione emotiva e psichica come risultante di esperienze destrutturanti per la persona. Il trauma psicologico subentra quando l’intensità emotiva dell’esperienza è superiore a quella che l’individuo è in grado di elaborare e dipende dalle sue capacità personali, dalle condizioni in cui si trova al momento dell’esperienza traumatica e dall’intensità del conflitto che nasce dall’integrazione dell’esperienza. Il trauma può generare due reazioni soggettive: o la persona riattiva precedenti strutture nevrotiche in reazione a quanto vissuto, oppure subentra la fissazione al trauma e l’individuo non riesce ad andare oltre l’esperienza e al suo potere destrutturante. Il trauma può attivare l’espressione di vere sindromi psicogene i cui sintomi sono legati ad un’alterazione dello stato di coscienza, a modificazioni affettive e comportamentali e a sintomi complessi di tipo vegetativo. |
TRAVESTITISMO | Detto anche crossdressing è il bisogno-abitudine di indossare abiti e di acquisire un fenotipo estetico e comportamentale appartenente al sesso opposto; il bisogno è associato all’eccitazione sessuale ma non è collegata a disturbi dell’identità di genere o all’orientamento sessuale. Il travestitismo non va quindi confuso con l’omosessualità né con il transessualismo, né è indicativo di preferenze sessuali o di feticismo di travestimento (parafilia per cui si prova eccitazione sessuale quando si indossano indumenti dell’altro sesso – come biancheria intima femminile sotto un abbigliamento maschile – di cui ci si libera dopo l’orgasmo; in questo caso l’eccitazione è legata all’umiliazione erotica pubblica). |