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Termine Definizione
DELIRIUM TREMENS

Forma di deliri e allucinazioni associati a tremore e sudorazione tipici della alcoldipendenza, nella forma più acuta. La crisi viene anticipata da turbe psichiche e percettive, soprattutto notturne, caratterizzate da deliri e allucinazioni anche visive (di piccoli animali e insetti striscianti, numerosi e in movimento, o di elementi pungenti o dotati di aculei). Il soggetto vive le proprie allucinazioni con uno stato di profonda inquietudine e cerca di ripararsi e proteggersi da essi. Possono subentrare febbre e crisi epilettiche. Se la crisi del delirium non viene celermente curata può determinare come effetto permanente uno stato confusionale a lungo termine e può avere esito fatale.

DISMENORREA

Si dice di mestruazione caratterizzata da sindrome dolorosa pelvica. Dal punto di vista psichico si può leggere tale dolore come una difficoltà ad accettare il proprio ruolo femminile, un disagio relazionale con il partner, un timore per gli aspetti impuri della sessualità, fino a rappresentare vissuti di aggressività relazionale. Alla condizione dolorosa della mestruazione si associa spesso una condizione pre-mestruale che influisce sugli aspetti caratteriali, ma che deriva dalla variazione ormonale ed elettrolitica del corpo: la donna presenta una condizione di vulnerabilità psichica tendente all’esasperazione dei vissuti emotivi e talvolta accompagnata da stati depressivi, ansiosi, con tratti ipocondriaci e crisi di emicrania.

DISPERCEZIONE CORPOREA

Disturbo dell’immagine corporea spesso associata a disturbi del comportamento alimentare, è la distorsione dell’immagine del corpo nei suoi aspetti fisici ed estetici e dei sentimenti legati a questa immagine. Ne deriva una dismorfofobia con tratti fortemente ansiogeni che influenzano negativamente le emozioni e le relazioni. Viene investita la rappresentazione psichica del corpo e della propria identità vista come inadeguata a rappresentare il sé. Il dimorfismo corporeo è caratterizzato da distorsioni cognitive che si basano su astrazioni, pensieri negativi, pensieri magici, ipergeneralizzazioni e ragionamenti assoluti che portano l’individuo a convincersi del potere della mente sul corpo. Realisticamente, tutte queste distorsioni non fanno altro che generare una spirale di auto-annullamento e autopunizione che impediscono qualsiasi adattamento dell’individuo all’ambiente sociale.

DISSOCIAZIONE

Termine che indica una condizione psichica, per lo più psicopatologica grave ma anche difensiva di tipo traumatico, che consente al soggetto di togliere ogni connessione possibile tra i pensieri e la realtà, tra questa e le sue percezioni. Questa disconnessione gli consente di negare e non affrontare l’esistenza di condizioni per lui inaccettabili, creando una disorganizzazione psichica della realtà. La dissociazione spesso comporta anche uno stato confusionale della propria identità e dei propri ricordi. Alcune forme gravi di amnesia altro non sono che il risultato di una forma dissociativa della memoria, attivata a protezione dell’individuo che non è in grado di reggere il peso emotivo del trauma subito. Nel caso di disturbi psichiatrici, la dissociazione porta alla depersonalizzazione: sentirsi fuori dal corpo, avere una percezione distorta del corpo, incapacità di riconoscersi, distacco emotivo e appiattimento emotivo rispetto a sé, perdita di sensibilità di parti del corpo, senso di irrealtà, guardarsi dall’esterno.

DISTURBI SESSUALI

Termine riferibile ad un’ampia varietà di problematiche sessuali, distinguibili tra disfunzioni dell’attività sessuale (di causa organica o psicologica), parafilie (perversioni) e disturbi dell’identità di genere. Comunemente invece si tende ad identificare i disturbi sessuali con la difficoltà a compiere l’atto sessuale a causa di un calo del desiderio, della difficoltà a raggiungere una adeguata eccitazione, della mancanza di orgasmo o della presenza di dolore sessuale. Comunque si manifesti il disturbo nella sessualità, questo ha sempre una valenza relazionale e non deve essere identificato come un problema del singolo individuo poiché si manifesta in quella specifica relazione e/o con un determinato partner (vedi area tematica Sessuologia sul sito).

DONNA FALLICA

Secondo la psicoanalisi rappresenta l’immagine fantasmatica di una donna munita di fallo esterno o in possesso di un fallo maschile interiorizzato. Figura riconosciuta come frequente nei sogni; nel caso di individui con orientamento omosessuale parrebbe correlato all’immagine della figura materna autoritaria, con tratti caratteriali mascolini. Freud la ricollegava alla costruzione intrapsichica del feticcio: il pensiero fantasmatico di una donna che trattiene in sé il fallo dell’uomo con cui ha avuto un rapporto sessuale, come fonte di piacere.